Ci troviamo in un condominio ove l'amministratore dimissionato si è appropriato indebitamente di una somma consistente. Alcuni condomini pagavano a questi le somme relative al servizio idrico e l'amm.re dimissionato non le ha mai versate all'ente gestore. L'assemblea dei condomini con il nuovo amm.re, per far fronte al preesistente debito, ha approvato di ripartire il debito relativo all'acqua in parti uguali (cioè pagherebbero sia gli effettivi morosi che i condomini che queste bollette già le hanno pagate). Due condomini che non partecipavano all'assemblea con racc. a/r hanno dichiarato di non essere d' accordo con tale ripartizione, che per loro è illegittima, e che in mancanza di revisione di tale riparto agiranno per le vie legali. Le domande sono:
1) Qual' è la maggioranza prescritta per legge per l'approvazione della decisione menzionata ovvero di ripartire in parti uguali un debito condominiale?
2) I due condomini assenti possono chiedere la revisione di tale decisione approvata dall'assemblea e agire in giudizio contro il condominio? Loro dicono per indebita approvazione in quanto già hanno pagato queste bollette dell'acqua (cioè sono tra coloro che in passato pagarono all'amm.re dimissionato che però non ha versato i soldi all'ente gestore del servizio idrico).
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La ripartizione è sbagliata; andiamo con ordine:
-1) Le spese condominiali vanno ripartite in base ai millesimi di proprietà; l'adozione di criteri diversi richiede l'approvazione ad unanimità.
-2) La revisione può essere chiesta, ma non per i motivi indicati dai condomini dissenzienti. In buona sostanza il problema è che vi è un ammanco di cassa provocato NON dal mancato pagamento di bollette, ma dall'appropriazione indebita dell'Amministratore.
Per tale ragione:
- Chi ha regolarmente pagato le bollette dovrà vedersi riconosciuto tale pagamento, mentre chi non le ha pagate dovrà provvedere al regolare pagamento delle bollette emesse.
- Le somme mancanti, indebitamente trattenute dall'Amministratore, andranno chieste al medesimo Amministratore, che sarà tenuto a restituirle.
- Allo scopo di "tamponare" il buco provocato dalla mala gestio dell'Amministratore il Condominio potrà costituire un fondo, al quale dovranno partecipare tutti i condomini in ragione dei millesimi di proprietà, senza che abbia alcuna rilevanza da quali voci l'Amministratore abbia sottratto i fondi
Vedo - comunque - che Lei mi scrive da Roma; dal momento che in tale città (come anche a Napoli) ricevo personalmente i lettori del sito che ne facciano richiesta, se vuole sarà possibile approfondire meglio di persona, tramite un incontro in studio (basterà utilizzare il banner presente qui sotto "Clicca qui per trovare l'Avvocato più vicino").
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maria (giovedì, 25 giugno 2015 16:45)
grazie mille risposta soddisfacente...
e nel caso in cui il pagamento riguardi una bollette sommaria dell'acqua di conguaglio ove la spesa comprende delle perdite di acqua avute dall'immobile e non conteggiate dai contatori, anche in tal caso la ripartizione viene effettuata in base ai millesimi o i condomini possono decidere di ripartre questi soldi in parti uguali?
Quindi in riferimento alla sua risposta i condomini dissenzienti possono impugnare l'assemblea per nullità perchè all'approvazione è avvenuta in assenza dei 2 condomini che però regolarmente convocati non si sono presentati?
Cordiali saluti
studiolegaledauria (giovedì, 25 giugno 2015 18:49)
@maria #1
La regola generale, valida sempre in assenza di patto contrario (per cui necessita però l'unanimità), è che le spese condominiali vengono ripartite in base ai millesimi di proprietà.
I condomini dissenzienti possono impugnare la delibera perchè i criteri di riparto sono sbagliati.
Ovviamente ciò vale sempre in linea generale; per formulare un parere più mirato sarebbe necessario esaminare gli atti.
studiolegaledauria (martedì, 07 febbraio 2017 09:03)
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