Ho acquistato di recente un mini appartamento in un vecchio condominio in centro città. Dopo qualche mese vengo chiamato dall'amministratore che mi mette al corrente di una cosa alquanto strana: una parte della corte comune è stata riservata a parcheggio per 7 posti auto, uno per ogni unità abitativa come mi era già stato detto in fase di acquisto; ogni condòmino versa 400 euro annui per un totale di 2800 euro su un c.c intestato al condominio e a fine anno l'amministratore restituisce la suddetta quota ai condòmini in base ai millesimi di proprietà. Nel mio caso con 35/1000 verso 400 euro e mi ritornano 98 euro (2800/1000x35). Ad un altro proprietario con 270/1000 ritornano 756 euro, con un bel guadagno, naturalmente non dichiarato. Ritengo che sia giuridicamente non corretto. Anche la "complicità" dell'amministratore nell'appoggiare un simile sistema mi sembra poco professionale. Da notare che le quote di 400 euro vengono chiamate come "anticipo per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del cortile". Come devo comportarmi?
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I Suoi dubbi sono ben fondati.
Tanto per cominciare, ogni condomino ha diritto ad utilizzare la parte comune tra cui - ovviamente - anche il cortile. Per tale ragione non è dovuto alcun compenso al condominio: tutti i condomini possono utilizzare il cortile in quanto ne sono comproprietari e non perchè vi sia un contratto che li autorizzi a farlo. La differenza di millesimi non è influente, in quanto, secondo il Codice Civile, ciascun partecipante puo' servirsi della cosa comune, purche' non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto.
Chiarito che è direttamente la legge a consentire l'utilizzo del cortile, vi è poi il problema dei compensi che - da quel che mi riferisce - costituiscono un vero e proprio caso di evasione fiscale; c'è infatti una parte dei condomini che lucrano su un contratto di locazione in nero, non regolarmente registrato (e ciò fermo restando i dubbi sulla legittimità e configurabilità stessa di tale contratto di locazione); in aggiunta, tale illegittima pratica viene mascherata, con evidente dolo, attraverso voci contraffatte nel preventivo e consuntivo di amministrazione.
Ovviamente la questione sarebbe da approfondire, ma credo ve ne sia abbastanza da intimare l'immediata cessazione di tale pratica all'Amministratore.
Le consiglio pertanto di rivolgersi al Suo Avvocato di fiducia. Qualora non abbia già un Avvocato di fiducia Le ricordo che lo Studio opera in tutta Italia per cui, se lo ritiene opportuno, sarà possibile organizzare un incontro con il Collega più vicino alla zona dove Lei abita.Vedo (basta utilizzare il banner presente qui sotto "Clicca qui per trovare l'Avvocato più vicino").
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