Edificio bifamiliare, voglio eseguire lavori nella mia parte, aprire finestre, abbattere muri portanti: serve l'assenso del vicino?

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Cominciamo col chiarire un concetto: da quel che mi riferisce l'immobile in cui abita sembrerebbe essere a tutti gli effetti un condominio (edificio bifamiliare con muro in comune), a meno che non si tratti di due distinte unità immobiliari costruite sul confine, con fondazioni, struttura portanti e tetto completamente indipendenti tra di loro.

Trattandosi di condominio, anche se di condominio "minimo", come viene correntemente definito, vale la normativa prevista in materia, per cui Le consiglierei, al pari dell'Ufficio Tecnico del Comune, di acquisire il preventivo assenso (scritto!) del vicino/condomino. Tenga presente, infatti, che - tra le altre cose - Lei andrebbe a modificare anche l'estetica delle facciate esterne, per la qual cosa è richiesta l'unanimità, qualora ciò comporti una lesione del decoro architettonico (e ciò per non parlare dell'abbattimento di muri portanti, che potrebbero mettere in pericolo la staticità dell'intero immobile - anche se presumo che vi sia una precisa progettazione tecnica dietro ciò, altrimenti si tratterebbe di un atto criminale).

Comunque ne ho parlato già sul Blog: dia una lettura QUA (il caso è diverso, ma la questione di fondo è la stessa)